L'epoca medievale di Portoscuso

Portoscuso è un vivace borgo costiero situato nella Sardegna meridionale, nella regione del Sulcis Iglesiente. Nonostante abbia un'origine molto antica, i primi insediamenti umani si ebbero verso il Cinquecento, principalmente per l'attività della tonnara, che attirò nella zona pescatori di varie regioni.

L'epoca medievale di Portoscuso

Definito anticamente porto nascosto, Portoscuso è abitato da tempi molto remoti: sembrerebbe, infatti, che vi abbiano risieduto fenici e romani. Tuttavia di particolare interesse è il periodo medievale, in cui l'area divenne parte del giudicato di Cagliari, sotto la curatoria di Sulcis. Nel 1258, dopo la morte di quest'ultimo, la vivace cittadina entrò sotto il dominio dei Della Gherardesca, conti di Donoratico. All'epoca era stato eretto un abitato, chiamato Canyelles, (che fa riferimento alla presenza di canneti), di cui oggi rimangono solo i resti di una chiesa dedicata a San Giorgio. Risale inoltre al 1323, un evento bellico di rilievo tra aragonesi, che stavano espugnando Villa di Chiesa e la flotta pisana, capeggiata dal viceammiraglio Francesco Zaccio. 

Postoscuso a cavallo tra Medioevo ed Età Moderna

E' intorno al 1577, poco dopo la fine dell'epoca medievale, che viene costruita la torre spagnola, eretta proprio dagli iberici, per difendersi dai corsari saraceni. Venne posizionata su un piccolo promontorio, alle spalle del borgo. Nelle vicinanze furono trovati resti umani e cannoni. La fortezza faceva parte di altre fortificazioni realizzate in tutta la regione. Dalla metà del Cinquecento, il borgo ottenne dagli spagnoli il via libera per costruire impianti utili alla pesca, permettendo così di diventare una località di mare conosciuta principalmente per la sua attività di pesca del tonno.